Come rilevare un terreno con drone: piccoli suggerimenti

Nel mondo della topografia e del rilievo territoriale, l’utilizzo dei droni è in continuo aumento grazie alla loro capacità di raccogliere dati con rapidità e precisione. Tuttavia, per ottenere risultati ottimali, è fondamentale seguire una serie di passaggi chiave che garantiscano la qualità del rilievo aereo.

In questo articolo, esplorerai le diverse fasi necessarie per progettare e realizzare un rilievo di un terreno con drone, dalla pianificazione iniziale della missione di volo fino alla creazione degli elaborati grafici. Queste indicazioni sono pensate per guidare, nell’intero rilievo, professionisti e appassionati assicurando loro che ogni dettaglio sia curato con attenzione.

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Progettare correttamente missioni di volo

La progettazione di una missione di volo è fondamentale per garantire il successo del rilevamento. È essenziale definire gli obiettivi della missione di volo e pianificare il percorso che il drone deve effettuare in modo da coprire l’intera area di interesse con la giusta sovrapposizione tra le immagini.

Utilizzare un software di pianificazione di voli, come ad esempio Dronelink (img.1), può facilitare questo processo, permettendo di impostare parametri come l’altitudine di volo, la velocità e l’angolo della fotocamera, indispensabili per portare a casa dati estremamente accurati.

Img.1 – Progettazione della missione di volo con Dronelink

Effettuare un accurato sopralluogo del posto da rilevare

Prima di iniziare il volo, è importante effettuare un sopralluogo del sito. Questo permette di identificare eventuali ostacoli, determinare le aree di decollo e atterraggio sicure e sapere dove posizionare i GCP (Ground Control Point).  

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I GCP, infatti, sono essenziali per garantire la precisione dei dati raccolti. Questi devono essere distribuiti uniformemente nell’area di interesse e posizionati in punti strategici, facilmente riconoscibili nelle immagini aeree. Per il rilievo dei GCP, è sufficiente utilizzare un GNSS RTK e un’app dedicata (Img.2).

Img.2 – Rilievo di GCP con il GNSS Emlid Reach RX

Valutare il sito con attenzione e determinare il numero e la posizione ottimale dei GCP, è una fase importantissima del rilievo perché permette di avere un corretto confronto e una conferma dell’accuratezza ottenuta quando vengono elaborati i dati nel software di Fotogrammetria.

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In più, il sopralluogo iniziale, prima di effettuare la missione di volo, consente di verificare le condizioni ambientali come la presenza di vento forte o interferenze elettromagnetiche, che possono influenzare il volo del drone.

Selezionare la giusta strumentazione per portare a casa un rilievo ad hoc

La scelta della strumentazione è cruciale per ottenere risultati accurati. Dopo aver fatto le dovute considerazioni sul posto da rilevare e sui dati di cui hai bisogno per la post-elaborazione, è necessario selezionare il drone e, se occorre, i sensori in base alle specifiche esigenze del rilevamento. Ad esempio, per la fotogrammetria aerea potrebbe essere opportuno utilizzare una fotocamera ad alta risoluzione o un sensore LiDAR per rilevamenti più dettagliati.

È buona prassi effettuare un check al drone prima di volare per assicurarsi che abbia una buona stabilità di volo e che i sensori siano calibrati correttamente.

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Scaricare correttamente i dati sul PC e creare cartelle e percorsi indispensabili per l’elaborazione dei dati

Dopo aver effettuato il volo, il primo importantissimo step è quello di scaricare correttamente tutti i dati raccolti sul PC. Questa fase non è banale: è, invece, indispensabile ordinare i file in cartelle specifiche per facilitare l’elaborazione nel software di fotogrammetria e creare una struttura di cartelle chiara ad esempio dividendo i dati grezzi, i file di configurazione del volo e le immagini elaborate (img.3).

Utilizzare un software, come FileZilla, aiuta nel trasferimento dei dati in modo sicuro e ordinato.

Img.3 – Suddivisione dei file raccolti in campo in cartelle

Creare la nuvola di punti georeferita con il software Metashape

Dopo aver trasferito i dati sul PC, il passo successivo è creare una nuvola di punti georeferita utilizzando software di Fotogrammetria come ad esempio Agisoft Metashape.

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Questo processo include l’allineamento delle foto, la generazione della nuvola di punti densa e la georeferenziazione utilizzando i GCP (img.4). Per ottenere una nuvola di punti dettagliata e accurata è necessario impostare correttamente i parametri di elaborazione.

Img.4 – Nuvola di punti con GCP

Nuvola di Punti 3D navigabile