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Il drone con defibrillatore che può salvare vite: la nuova frontiera nella gestione delle emergenze

Un arresto cardiaco. Spesso inaspettato, che colpisce sempre più persone di ogni fascia di età. Un malore improvviso che presuppone un intervento rapido ed efficace sin da subito.  Il tempo è il protagonista in questa partita con la vita che a volte neanche l’intervento umano può battere.

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Oggigiorno la percentuale di mortalità per arresto cardiaco si è alzata a dismisura.

Secondo Mario Balzanelli, Presidente della Sis118, l’arresto cardiaco improvviso uccide, in Italia, circa 8 persone ogni ora, per un totale di 60 000 all’anno. Un numero davvero spaventoso!

Il 40% di queste persone, però, potrebbe essere salvato senza riportare danni neurologici invalidanti se riceve immediatamente il massaggio cardiaco e, quando necessario, la scarica elettrica liberata da un defibrillatore entro i 3-4 minuti successivi al malore.

Progetto altomonte drone batte ambulanza

Img.1 – Test di velocità tra drone ed ambulanza per il trasporto di un defibrillatore ad Altomonte (CS)

Nella continua ricerca di soluzioni mirate a salvare vite, l’unione di tecnologie avanzate ed intervento umano non può che essere la soluzione vincente.

Nella esercitazione sperimentale organizzata ad Altomonte (CS), che si è tenuta domenica 17 marzo 2024 e che ha visto GEC Software e Strumenti Topografici partner logistici per il Consorzio Caltec e il Sis118, il drone, un DJI Matrice 350 con un payload dedicato al trasporto del defibrillatore,  ha battuto l’ambulanza in un test di velocità che li vedeva concorrenti nel raggiungere il luogo dove era stato richiesto, pochi minuti prima, l’intervento dei medici a causa di un malore improvviso di una persona.

Progetto Seuam - droni salvavita

Img.2 – Progetto Seuam e Società Italiana Sistema 118 – Altomonte (CS)

Il progetto Seuam (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) nasce proprio per rivoluzionare il soccorso in caso di arresto cardiaco: il secondo test di volo, promosso dalla Società Italiana Sistema 118 (Sis118), ha ottenuto un successo strepitoso grazie al drone Prometheus che ha anticipato di circa 3 minuti ed 11 secondi il trasporto su 4 ruote. Minuti decisivi per salvare una vita.

A parità di percorso, l’ambulanza ha coperto un tratto stradale di circa 2,5 km, mentre il drone, per raggiungere lo stesso obiettivo, percorreva circa 500 m in linea retta. Questo significa che nella realtà, un paziente vero avrebbe avuto circa il 20% di probabilità in più di salvarsi e tornare pienamente alla vita rispetto ai metodi tradizionali.

Il 12 e 13 aprile, ci sarà un altro test, sempre in Calabria, in cui il drone salvavita dovrà percorrere un tragitto più lungo di circa 12 km da Lugro ad Altomonte. Le tempistiche saranno cronometrate dalla Società Italiana Cronometristi.

Drone test salvavita per trasporto di un defibrillatore Strumenti Topografici

Img.3 –Drone con defibrillatore stacca di 3 minuti e 11 secondi l’ambulanza nel test ad Altomonte

L’intero team della GEC Software ringrazia il Presidente della Sis118 Dott. Mario Balzanelli, il Presidente Carlo Aquilino Villano e l’Ing. Andrea Villano del Consorzio aerospaziale campano Caltec e il sindaco di Altomonte Giampietro Coppola, per aver creduto ed investito tempo e risorse in questo nobilissimo progetto che inizia a prendere vita.

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